abitudini di scrittura la strega che scrive

5 abitudini di scrittura degli scrittori di successo (e i segreti di Stephen King)

La pratica, si sa, è ciò che rende perfetti. Per riuscire a diventare bravi in qualsiasi cosa – anche nella scrittura creativa – dovremmo esercitarci il più possibile, mettendoci al lavoro tutti i giorni. Ci sono poi delle abitudini di scrittura che chi usa la penna per professione adotta e che possiamo introdurre anche noi comuni mortali nella nostra vita per migliorarci e riuscire a scrivere sempre meglio.

1. Compra un timer

Sembra un paradosso, ma il modo migliore per scrivere con serenità è darsi un limite di tempo. Sapere quanto tempo vogliamo dedicare alla scrittura vuol dire prendere un vero e proprio “appuntamento” con se stessi e modulare gli altri impegni della giornata attorno ad esso.

Ho comprato un timer senza pretese e lo uso per ritagliarmi dei blocchi temporali da dedicare alle cose importanti – fra queste, ovviamente, la scrittura. Un timer permette di decidere, prima di iniziare a scrivere, quanto tempo dedicheremo alla nostra attività. Inoltre, percepire il tempo che scorre è un ottimo modo per essere produttivi ed evitare di perdere tempo.

2. Isolati

Scrivere è un’attività che richiede grande concentrazione, e non dovremmo essere disturbati per nessuna ragione quando siamo alle prese con la nostra storia. Un’utile abitudine di scrittura, praticata dagli scrittori di successo, è quella di isolarsi e non esserci per nessuno. Quindi, a costo di sembrare orsi asociali, se teniamo alla nostra scrittura dobbiamo dire addio al mondo – almeno ogni tanto.

A meno che non siamo medici del pronto soccorso, mettiamo il cellulare in modalità aereo e chiudiamolo in un cassetto (per non cadere nella tentazione di prenderlo). Inoltre, scegliamo un momento in cui siamo certi che nessuno verrà a disturbarci – tipo la notte, quando il resto del mondo dorme o guarda serie TV in streaming.

Infine, scegliamo un posto “nostro” da destinare alla scrittura creativa – una piccola area off limits in cui siamo solo noi e il nostro foglio di carta (o il computer). Se a casa nostra – fra genitori, fratelli, bambini – non riusciamo a trovare la giusta serenità, potremmo considerare la possibilità di spostarci in un luogo neutro, come una caffetteria o una biblioteca.

3. Passeggia

Va’ là fuori, trova una storia che ami e poi raccontala – disse una volta il regista Ron Howard. Ed è vero. Se non mettiamo mai il naso fuori di casa, per ossigenare il cervello e avere contatto con il mondo, non troveremo mai la giusta ispirazione.

Per scrivere dobbiamo vivere, per creare i nostri personaggi dobbiamo diventare attenti osservatori della realtà. Oltre a far bene alla nostra salute fisica, una passeggiata ogni giorno è un toccasana per la creatività e un ottimo stimolo per nuove idee.

Su come trovare l’ispirazione per una nuova storia potete leggere anche questo mio articolo, in cui ho approfondito meglio la tematica.

4. Fissa delle scadenze

In altre parole, consideriamo la scrittura un lavoro. Quando il nostro capo, o il nostro professore, o un nostro cliente ci incalzano per una consegna, sappiamo rispettare le scadenze – o almeno facciamo di tutto per riuscirci. Quando si tratta di scrittura creativa, a meno che non abbiamo un editore opprimente che ci mette il fiato sul collo, ci lasciamo andare e procrastiniamo.

È necessario dare al nostro lavoro di scrittura la stessa dignità di un lavoro retribuito o di una consegna scolastica e impegnarci a “tenere il ritmo”. Darsi delle scadenze è un’ottima abitudine di scrittura da introdurre per essere costanti nel lavoro. Possiamo, per esempio, voler scrivere 500 parole al giorno, oppure un capitolo alla settimana o al mese. Quantifichiamo il nostro impegno in modo da renderlo misurabile e onoriamolo.

5. Scrivi anche quando non hai voglia

Per chi vive del cliché che la scrittura è un atto creativo che necessita di ispirazione, questo consiglio è un’eresia. Eppure, se non iniziamo a praticare la scrittura come abitudine quotidiana o quasi, non avvieremo mai quel circolo virtuoso che ci porterà a scrivere sempre di più e sempre meglio. È un po’ come l’allenamento in palestra. Se siamo pigri e ci concediamo di saltare l’allenamento una volta, stiamo dando a noi stessi l’autorizzazione a marinare la palestra anche nel futuro.

Quindi, anche se non abbiamo voglia di scrivere o non ci sentiamo particolarmente ispirati, proviamo a farlo lo stesso. Magari scriveremo solo poche righe o produrremo solo ciarpame senza senso, ma con questo atto di forza avremo dimostrato a noi stessi che la scrittura è importante ed è un’abitudine che non va saltata per nessun motivo.

Se questi consigli vi sono piaciuti, vi invito a leggere anche i miei 5 (+1) consigli per scrivere una buona storia.

Le abitudini di scrittura di Stephen King

Stephen King è uno degli scrittori più prolifici che mi vengono in mente. Per essere produttivo nella scrittura e riuscire a sfornare libri così massicci, King ha diverse abitudini di scrittura che creano una vera e propria routine.

Il suo obiettivo giornaliero si attesta attorno alle duemila parole (o anche di più). Per raggiungerlo, si dedica alla scrittura ogni mattina, dalle otto fino a ora di pranzo. Ovviamente, inutile a dirlo, mentre lavora si isola completamente dal resto del mondo tenendo cellulare spento e Internet disattivato.

L’unica “distrazione” che si concede è quella di lavorare con il sottofondo della musica, che non sempre è classica. In diverse interviste ha infatti rivelato di amare molto l’hard rock e band come i Metallica.

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