leggere è noioso

Perché leggere è noioso?

Siamo a inizio anno: tempo di buoni propositi e di nobili impegni che ci prendiamo con noi stessi per i dodici mesi che stanno iniziando adesso. Molte persone, fra i “buoni propositi per il nuovo anno”, includono anche obiettivi di lettura – talvolta molto (troppo!) ambiziosi.

Quest’anno leggerò 30 libri.” “Leggerò un libro alla settimana.” Leggerò un’ora / venti pagine al giorno.” Quante di queste frasi avete già sentito o magari avete pronunciato voi stessi, in un momento di forte ispirazione?

All’inizio la motivazione per portare a termine il nostro obiettivo è tanta, e per qualche giorno rispettare il nostro impegno ci riesce anche. Ma poi subentrano la noia, la routine, gli impegni e i problemi familiari o lavorativi, e il nostro patto con i libri scivola in ultima posizione nelle nostre giornate.

Il problema è che, per la maggior parte di noi, leggere è un’azione lenta, noiosa. È difficile rimanere concentrati su una pagina scritta se sappiamo che attorno a noi ci sono forme di intrattenimento a basso costo intellettuale, che non richiedono troppa attività cerebrale da parte nostra: vedere una serie TV su Netflix, scrollare i social, fare pettegolezzi con gli amici. Ma perché leggere risulta essere noioso, e come fare per rieducarci alla lettura?

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Non sei abituato a leggere

Il primo punto da considerare è che forse abbiamo perso l’abitudine alla lettura. Quando siamo studenti e costretti a leggere molte pagine al giorno, leggere un romanzo per diletto non è poi un’impresa titanica.

Ma se il tempo dello studio è ormai lontano e non apriamo un libro da secoli, mettersi a leggere ed essere costanti in quest’abitudine è molto difficile. Dobbiamo immaginare la nostra abilità di lettori come un muscolo, che va tenuto in allenamento costantemente se non vogliamo che si avvizzisca.

Se è troppo tempo che non prendiamo in mano un libro, leggere trenta pagine al giorno è un obiettivo irrealizzabile. Anziché scoraggiarci e abbandonare subito il nostro proposito, abbassiamo le nostre aspettative.

Leggiamo due, o anche solo una pagina al giorno ma facciamolo ogni giorno. Se ci ritroviamo a perdere il filo o a leggere sempre lo stesso passo senza capire nulla, proviamo a leggere ad alta voce, con intonazione ed enfasi, e ascoltiamo la nostra stessa voce raccontare una storia. Con costanza e un po’ di tempo, la pagina scritta tornerà a essere la nostra migliore amica.

Hai troppi super stimoli

Come detto, per leggere c’è bisogno di calma, concentrazione e tempo – tre cose che spesso mancano nella nostra vita quotidiana sempre più frenetica. Oggi non mancano nuove forme di intrattenimento più veloci, meno complesse, che meglio si adattano al ritmo della società contemporanea.

I social network, le serie TV streaming, la pornografia sono contenuti sempre a portata di mano (sono sempre nella nostra tasca) e forniscono al nostro cervello una gratificazione istantanea sotto forma di scariche di dopamina.

Il nostro cervello è pigro e preferisce queste forme di gratificazione “spicciola”, istantanea quanto effimera, ad attività che richiedono maggiore impegno e tempo (ma che provocano il rilascio di dopamina di più alta qualità). Ecco spiegato perché, quando ci mettiamo a leggere, non siamo per nulla interessati a ciò che stiamo facendo e non riusciamo a immergerci nella lettura.

La soluzione, in questo caso, è rallentare. Innanzitutto perché migliora la qualità della nostra vita, sia dal punto di vista fisico che psicologico. In secondo luogo, perché può aiutarci a riscoprire il piacere della lettura e delle belle storie.

Limitiamo al minimo la nostra fruizione di contenuti digitali che sovraccaricano il cervello di stimoli e di dopamina. Preferiamo a dieci minuti trascorsi sui social un paio di pagine di un buon libro. Sarà dura, soprattutto all’inizio, ricalibrare il nostro cervello e adattarlo a nuovi ritmi – ma vi assicurò che ne varrà la pena.

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Non stai leggendo il libro giusto

Siamo abituati a leggere, lo facciamo da molti anni, eppure siamo in un momento di stallo e non riusciamo ad andare avanti. E se semplicemente stessimo leggendo il libro sbagliato? Magari si tratta di un libro che ci è stato regalato, o che abbiamo comprato sedotti dalla copertina, ma che non ci sta appassionando come vorremmo.

In questo caso, meglio chiuderlo e passare ad altro. Sdoganiamo il mito che è non possibile lasciare un libro a metà: se non ci piace e non ci appassiona, perché sottoporci alla tortura di leggerlo? Prima di essere contenitori di storie, i libri sono oggetti, e noi possiamo utilizzarli come meglio crediamo.

Se vogliamo infliggerci una punizione, leggiamo un libro noioso e scritto male. Se invece vogliamo sognare e volare con la fantasia, scegliamo il libro migliore che abbiamo nella nostra libreria e lasciamo che scatti la scintilla fra noi e la pagina scritta.

Non è il momento giusto per questo libro

Talvolta può accadere anche che il libro sia effettivamente nelle nostre corde (per quanto riguarda la trama, i personaggi, lo stile…), ma che noi ci troviamo in un momento della vita in cui non siamo pronti a leggerlo. In questo caso, vale lo stesso consiglio del paragrafo precedente: chiudiamo e cambiamo libro.

Magari possiamo tenere quel libro in un angolo della libreria dedicato alle letture giuste al momento sbagliato, e riprenderlo dopo qualche mese o qualche anno, per vedere se è cambiato qualcosa. Con il tempo, cambiano i nostri gusti e la nostra sensibilità, e quello che un tempo non ci entusiasmava ora lo vediamo con uno spirito nuovo.

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